I tessuti di lana contengono detriti vegetali che sono difficilmente rimovibili e creano problemi nelle operazioni di finissaggio che sono ancora più visibili dopo il processo di tintura, poiché i coloranti non riescono a tingere le parti vegetali presenti nella lana.
Un’effettiva e completa eliminazione di queste impurezze vegetali si ottiene però soltanto mediante l’azione di agenti chimici capaci di distruggere le parti cellulosiche.
Il trattamento, indispensabile con lane contenenti forti quantità di impurezze vegetali, viene impropriamente chiamato carbonizzatura: letteralmente, infatti, il termine significa trasformare in carbone.
La lavorazione del carbonizzo avviene per fasi continue, ogni ciclo di lavoro tratta un certo numero di pezze cucite in testa-coda fra loro e distese in largo.
Di seguito le fasi del carbonizzo.
Impregnazione delle pezze in bagno composto da acido solforico diluito in acqua ed idroestrazione con cilindri spremitori.
Le pezze entrano in continuo in un asciugante, dove si avrà prima una fase di asciugatura, a temperatura crescente da 50° a 90° C e una seconda fase, detta di carbonizzazione, che può raggiungere i 100°/110° C in relazione a: pesantezza della stoffa, velocità di passaggio, entità delle parti vegetali da carbonizzare.
Il processo di carbonizzazione avviene quindi in due momenti successivi:
Alla fine del processo il tessuto viene affaldato.
Questa operazione, che elimina gran parte dei residui carboniosi, viene effettuata in un follone a secco con il tessuto asciutto in corda.
Nella pezza uscita dal carbonizzo e dalla sono sempre presenti i sali di acido solforico.
L’acido solforico utilizzato è nocivo per tutte le lavorazioni successive ma anche per l’integrità della parte lanosa; è necessaria quindi una operazione di disacidatura da eseguire subito dopo la battitura.
La disacidatura è un processo in continuo in cui la pezza di tessuto in largo viene condotta in una serie di vasche d’acqua.
Il tessuto quindi passa attraverso dei cilindri spremitori e poi viene affaldato ancora umido su un pianale e coperto con telo impermeabile, pronto per le successive operazioni di follatura e tintoria.
Carboprato nasce come un’unica nuova realtà aziendale per la carbonizzatura in pezza che, grazie alla fusione di aziende storiche quali Carbonizzo Cocci e Fratelli Bianchi e l’acquisizione di Carbosilta, ha raccolto in sé tutte le conoscenze di carbonizzo del distretto tessile pratese.
La chiave del successo consiste in una strategia semplice e chiara, improntata da un lato sulle politiche di prodotto e di mercato e dall’altro su quelle organizzative.
La regola di fondo per una buona gestione è l’amore per il proprio lavoro e la massima attenzione nel valorizzare il fattore umano: per noi questi aspetti sono e saranno sempre al centro del processo di sviluppo aziendale e della capacità di fornitura di prodotti/servizi d’eccellenza per i nostri clienti.